DotStay – Vola il valore della produzione ma il breakeven è atteso nel 2024

DotStay accelera sul giro d’affari, che a giugno 2023 balza a 339mila euro (+220%), ma i costi di sviluppo portano in rosso i principali indicatori economici. Il management conferma le strategie di sviluppo oltre Milano e gli analisti prevedono il break-even operativo nel 2024. Alessandro Adamo, fondatore e amministratore delegato, dichiara: “Con l’ammissione alle negoziazioni, abbiamo beneficiato di nuovi capitali, grazie ai quali abbiamo potuto inaugurare il 2023 con le giuste premesse per intraprendere la sfida che ci siamo proposti di vincere: incrementare l’acquisto di immobili in locazione diretta rispetto a quelli in gestione. Un’operazione che siamo consapevoli possa influire sui costi, ma che siamo fermamente convinti possa portare ad una crescita della marginalità e dei volumi nel medio-lungo termine.”

Modello di Business

Dotstay, quotata all’Euronext Growth Milan PRO dal 29 dicembre 2022, è una società̀ attiva nel settore immobiliare come operatore di relocation e property management per locazioni di medio-lungo termine a Milano. La società offre ai proprietari di immobili servizi di gestione immobiliare (come, ad esempio, il reperimento e la selezione del conduttore, il check-in e il check-out, la gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria) e di locazione diretta di immobili, concessi poi in sublocazione ad utenti interessati all’affitto a fronte del trasferimento in una nuova città (studenti e lavoratori qualificati).

In parallelo, Dotstay, tramite la propria piattaforma online, fornisce agli utenti la possibilità di ricerca e affitto di immobili, selezionandone un numero limitato utilizzando i criteri indicati dagli utenti stessi e mettendo a loro disposizione un assistente personale locale denominato “Angel” per la visita degli appartamenti identificati (angel tour).

A livello organizzativo, la società si avvale della controllata DS Real Estate, alla quale è conferito mandato esclusivo per tutte le attività di mediazione immobiliare e di redazione dei contratti di locazione. In particolare, per ogni immobile selezionato dall’utente tra quelli identificati da Dotstay, DS Real Estate percepisce una provvigione che solitamente è pari a circa il 15% del canone annuo dell’immobile prescelto.

Ultimi Avvenimenti

A ottobre Dotstay ha ottenuto la certificazione che conferma la membership ufficiale ad EuRA (European Relocation Association), destinata ai migliori operatori in circolazione nel settore immobiliare, che offrono servizi di trasferimento di persone e locazione. La piattaforma EuRA è nata con l’obiettivo di facilitare il trasferimento delle persone segnalando, attraverso il proprio sito web, le società che offrono servizi in questo ambito gestiti con professionalità e rispetto delle esigenze del cliente, in tutta Europa. L’importante riconoscimento costituisce di fatto il primo fondamentale passo per realizzare l’obiettivo più rilevante nel lungo termine per la società, ovvero internazionalizzare il format e rendere la piattaforma dotstay.com un vero e proprio marketplace per i servizi di relocation nel mondo. Grazie a questa certificazione, la società potrà inoltre beneficiare di alcuni vantaggi quali il supporto, consulenza e formazione in merito alle strategie da mettere in campo nell’attività di locazione di immobili. Inoltre, Dotstay potrà partecipare a una serie di conferenze finalizzate allo scambio di informazioni fra operatori del settore.

Al 30 settembre 2023 gli immobili gestiti, che al 30 giugno 2023 erano 18, sono saliti a 19, mentre gli immobili in locazione diretta sono aumentati a 50 dai 37 alla fine del primo semestre 2023.

Conto Economico

Il valore della produzione del primo semestre 2023 ammonta a 339 mila euro, rispetto a 105 mila euro del pari periodo del 2022.

L’Ebitda è negativo per 457 mila euro vs un deficit di 77 mila euro al 30 giugno 2022, scontando l’aumento del numero di immobili in gestione.

L’Ebit, cifra -552 mila euro, rispetto a -112 mila euro del semestre a confronto, dopo ammortamenti e accantonamenti in crescita del 170% a 95 mila euro.

Il semestre chiude con una perdita netta di 573 mila euro, in peggioramento rispetto ai -116 euro a fine giugno 2022.

Stato Patrimoniale

Il patrimonio netto cala da 2,2 milioni al 31 dicembre 2022 a 1,7 milioni a causa della perdita del periodo.

La liquidità netta disponibile passa da 1,9 milioni a 1,2 milioni dopo aver spesato la perdita del semestre, fabbisogni di circolante per circa 85 mila euro e investimenti per circa 107 mila euro.

Outlook

Il management confida nell’opportunità di acquisire un maggior numero di immobili in locazione diretta con la possibilità di sublocarli. Nel corso del 2023, l’aumento dei tassi d’interesse ha generato infatti una flessione nel mercato delle compravendite e una conseguente crescita del mercato delle locazioni. E’ anche aumentata la domanda di locazioni di medio-lungo termine.

Sebbene la locazione diretta di immobili implichi costi decisamente maggiori rispetto all’acquisizione degli stessi in gestione immobiliare, la società ritiene utile cogliere tale opportunità, che implica nell’immediato costi più elevati ma conduce a ricavi più elevati nel lungo termine, oltre al consolidamento dell’asset immobiliare.

Le stime degli analisti

EnVent, European Growth Advisor, nello studio del 29 dicembre rivede le precedenti stime considerando i potenziali ricavi da sublocazione di immobili. Gli esperti assumono una crescita del portafoglio immobili e un margine dalle locazioni variabile dal 25% al 40% a seconda del grado di turnover, dei tempi di occupazione e della durata del contratto di locazione. Infine, un attento controllo dei costi generali dovrebbe portare ad un miglioramento della redditività.

Per il 2023 gli analisti si aspettano che il valore della produzione ammonti a 941 mila euro e che il deficit a livello di Ebitda aumenti a 723 milioni, portando il risultato finale a -822 mila euro.

Il 2024 sarà l’anno del break-even, grazie a un forte incremento dei ricavi a 2,3 milioni, ma il risultato finale rimarrà negativo anche se più contenuto rispetto al 2023 (perdita netta 123 mila euro vs 822 mila euro a fine dicembre 2023).

Per gli anni successivi gli esperti stimano che i ricavi cresceranno fino a 5,7 milioni a fine 2027. Anche la marginalità andrà via via migliorando e l’Ebitda margin a fine periodo previsionale è stimato al 19%. Il risultato finale, positivo a partire dal 2025, a fine 2027 è atteso a 662 mila euro.

La liquidità netta, pari a 1,9 milioni al 31 dicembre 2022, andrà inizialmente a ridursi per via delle perdite e di investimenti pari a circa 1 milione nell’arco del quinquennio, per poi ricostituirsi e cifrare 1,5 milioni a fine 2027.