Sembra inarrestabile la discesa del Prezzo unico nazionale (Pun). Nella prima settimana di marzo il livello medio dei prezzi dell’energia elettrica sul mercato all’ingrosso è pari a 34,5 EUR/MWh. È quanto emerge dall’analisi dei dati preliminari pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (Gme). In pratica, il Pun sta registrando un crollo del 30,9% rispetto a marzo 2015 e del 6,6% rispetto al mese scorso.
Da inizio anno, la media del Pun è pari a 39,3 EUR/MWh che ci confronta con la media del Pun per l’anno 2015 pari a 52,3 EUR/MWh, sostanzialmente in linea con la media dell’intero anno 2014 pari a 52,1 EUR/MWh.
Sul Mercato a termine al momento il Pun scambia su un livello di prezzo baseload pari a 33,6 EUR/MWh per aprile 2016 e 34,35 EUR/MWh per maggio 2016. Con riferimento all’intero 2017, invece, il prezzo a termine è di 37,85 EUR/MWh.
Commento
I valori del Pun previsti per i prossimi mesi sono estremamente bassi e, se confermati, potrebbero pesare sulla marginalità delle società italiane attive nella generazione di energia elettrica, soprattutto da fonte idroelettrica senza incentivi: Enel, Enel Green Power, A2A, Iren ed Edison. L’impatto sui conti 2016 di Enel ed Enel Green Power è, comunque, limitato dalle politiche di vendita a termine che permettono di attenuare l’impatto negativo della discesa dei prezzi.