Il Ftse Italia Servizi Finanziari avvia la settimana con un calo dell’1,2% e in direzione opposta rispetto all’omologo europeo (+1%), risentendo della parziale frenata del comparto bancario (-0,4%) e facendo peggio del Ftse Mib (-0,5%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, con le due superpotenze che però hanno ripreso i negoziati e raggiunto un accordo di massima, che dovrebbe essere ratificato nelle prossime settimane.
Sul fronte italiano, il Governo ha inviato la manovra 2020 alle Camere, dove è iniziato l’iter per l’approvazione e con l’UE che per ora non la boccerà.
Il rallentamento del settore creditizio ha impattato sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib scatta qualche realizzo su Azimut dopo il rally dell’ultimo periodo (-1,4%), con la società che ha fatto il proprio ingresso nel mercato americano degli investimenti alternativi.
Sul listino principale vendite su Exor (-1,6%), mossasi in scia all’andamento della controllata quotata Fca.
Tra le Mid Cap stop per Banca Ifis (-2,3%), che presenterà il nuovo piano industriale a gennaio 2020. Rallenta Cerved (-0,9%), che lavora per valorizzare il credit management, mentre ritraccia pesantemente doValue (-8,4%), il cui cda ha approvato l’aggiornamento del piano al 2022 e con l’azionista Eurocastle che ha avviato un’offerta su circa il 19% del capitale.
Ben intonata illimity (+2,1%), la cui trimestrale ha messo in luce una crescita degli impieghi e il cui Ceo Corrado Passera in un’intervista ha affermato che nel prossimo trimestre il break-even è alla portata.
Tra le Small Cap vendite su Banca Intermobiliare (-3,3%), che nei primi nove mesi ha evidenziato una riduzione del deficit.
In gran spolvero Banca Sistema (+6,7%), che ha acquistato il credito su pegno da Intesa Sanpaolo.