Nelle sedute dal 13 al 17 gennaio il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in rialzo dell’1,4%, sottoperformando l’Euro Stoxx Tecnologia (+1,7%) ma superando il Ftse Mib (+0,5%).
In settimana Usa e Cina hanno firmato la fase uno dell’accordo commerciale, anche se molte questioni rimangono aperte e verranno trattate solo nella seconda fase dei negoziati. Intanto ha preso il via la stagione di trimestrali statunitensi, aperta con i conti complessivamente positivi dei colossi finanziari. Dinamiche che hanno spinto Wall Street su nuovi record storici.
Per quanto riguarda il comparto tecnologico, Alphabet, la holding a cui fa capo Google, ha raggiunto il traguardo storico dei 1.000 miliardi di dollari di market cap, raggiungendo in questa speciale classifica Apple (valutata circa 1.382 miliardi) e Microsoft (1.268 miliardi).
Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, la big cap Stm chiude a +1,8%, premiata da Citigroup che ha alzato il target price da 17 a 26 euro. Il gruppo ha anche annunciato un accordo pluriennale con SiCrystal per la fornitura di fette in carburo di silicio.
Ancora in calo, invece, la tlc Telecom Italia (-2,4%), in attesa di sviluppi sul progetto di creazione della rete unica con Open Fiber. Intanto i fondi di Paul Singer hanno incrementato la partecipazione complessiva in Telecom Italia, passando dal 9,547% del 31 gennaio 2019 al 9,722% del 7 gennaio.
Fra le mid cap bene Sesa (+3,5%), che segna un nuovo record a 53,3 euro (intraday 53,8 euro). La società inoltre ha preso parte alla “2nd Italian Mid Cap Conference” organizzata da Mediobanca.
Tra le aziende a minor capitalizzazione brilla Eems (+11,7%). Positiva Wiit (+3,4%) che ha perfezionato l’acquisto del 60% delle quote rappresentative del capitale sociale di ETAERIA e dell’azienda di titolarità di Aedera.
Bene anche GPI (+1,3%), che ha sottoscritto un accordo preliminare di investimento avente ad oggetto la costituzione di una Newco nella quale OSLO Srl conferirà il proprio ramo d’azienda, specializzato nella fornitura di sistemi direzionali per il settore sanitario pubblico e privato.
In rialzo Techedge (+2,5%), che ha nominato Vincenzo Giannelli nuovo Direttore Generale Corporate.
Flat Gamenet, che nelle prime due settimane di gennaio 2020 ha registrato una raccolta in calo del 35,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Debole Tiscali (-5,3%) che si è aggiudicata insieme a Linkem un progetto per l’Università di Cagliari in ambito 5G.
In flessione Retelit (-2,2%), che ha perfezionato l’acquisto del 100% di Partners Associates (“PA Group”) da parte della controllata Retelit Digital Services.
Sottotono Digital Bros (-6,6%) che ha chiuso un accordo con la società sudcoreana Smilegate Holdings riguardante le attività detenute da quest’ultima nella svedese Starbreeze AB. La società ha inoltre acquistato 18.969.395 azioni Starbreeze AB Class A detenute da Varvtre AB per complessivi 25,8 milioni più un potenziale earn out.
In calo pure Txt (-7%), in scia all’operazione di accelerated bookbuilding con cui il socio Alvise Braga Illa ha ceduto il 9,23% del capitale al prezzo di 9 euro.
Sempre sospesa dalle contrattazioni Olidata, che ha nominato 3 consiglieri, approvato la delega al Cda per aumentare il capitale di massimi 7 milioni e nominato Edoardo Colombo nello Strategic Board.