Prosegue il rimbalzo delle quotazioni del greggio dopo il crollo della scorsa settimana, che aveva portato a una perdita di oltre il 20% rispetto al picco di gennaio 2020 in scia ai timori su un rallentamento della domanda di carburante a causa degli effetti del coronavirus.
Il Brent guadagna il 3% a 53,4 dollari e il Wti il 3,4% a 48,3 dollari, segnando entrambi un rialzo di oltre l’8% negli ultimi due giorni recuperando parte del forte calo della scorsa ottava.
A sostenere la rimonta dei prezzi del petrolio contribuiscono le attese di probabili misure a sostegno dell’economia da parte delle banche centrali per contrastare l’impatto dell’epidemia, oltre al crescente ottimismo su un aumento dei tagli alla produzione da parte dell’Opec.
In attesa del meeting del 5-6 marzo, diversi membri chiave del cartello starebbero valutando una riduzione più consistente dell’output anche fino a 1 milioni di barili al giorno, rispetto alla precedente proposta di 600.000 bpd.
