Fineco – Migliora l’outlook 2022 e 2023

Fineco intravede fortemente migliorate le attuali aspettative per il 2022 e il 2023 rispetto alle precedenti grazie al modello di business diversificato, poiché l’aumento atteso del margine finanziario è sensibilmente più alto rispetto al leggero calo nella crescita dei ricavi investing.

Nello specifico, nell’ambito dei ricavi Banking, le stime del margine finanziario atteso (margine d’interesse e profitti dalla gestione della Tesoreria, assunzioni basate sulla curva forward al 31 ottobre 2022) evidenziano:
• FY22: pari a circa 380 milioni
• FY23: ulteriore crescita del margine finanziario di almeno il 70% rispetto al FY22 (considerando il rimborso anticipato del TLTRO a novembre 2022).
• Per gli anni successivi il margine finanziario è atteso continuare a beneficiare del nuovo scenario dei tassi di interesse grazie alla sensitivity e all’incremento dei volumi.
Le commissioni banking sono previste:
• FY22: oltre 50 milioni
• FY23: attese in ulteriore crescita grazie all’incremento della base clienti.

Nell’ambito dei ricavi investing, per il FY 2022 si prevede:
o Incremento dei ricavi intorno al 10% a/a, includendo l’effetto mercato fino al mese di
ottobre, con margini sulle commissioni di gestione più elevati a/a
o Raccolta netta gestita a circa 3,0 miliardi (raccolta gestita retail di FAM pari a circa 2,5
miliardi)
o Consulenti finanziari: incremento netto del numero di consulenti in un range di 110-130
unità.
Per gli anni successivi è attesa una forte accelerazione per ricavi e margini grazie a:
o Raccolta netta gestita in area 5 miliardi per anno
o Aumento della penetrazione di (FAM) Fineco Asset Management all’interno delle masse gestite di
Fineco, con una raccolta netta retail intorno a 4,5 miliardi ogni anno
o Margini after tax nelle commissioni di gestione di Fineco confermati fino a circa 55 pb nel
2024 (margini pre-tasse a circa 73 pb).

Le previsioni riguardanti i costi operativi evidenziano:
• FY22: crescita di circa il 5% a/a, esclusi circa 7 milioni di costi addizionali legati alla discontinuità strategica di FAM e costi aggiuntivi di marketing. Nei prossimi mesi la Banca investirà qualche milione in più in marketing per sfruttare il rafforzamento dei trend strutturali
• Anni successivi: è prevista una stabilizzazione dei costi di FAM.

Per quanto riguarda il cost/income è atteso in calo nel lungo periodo, grazie alla scalabilità
della nostra piattaforma e alla forte efficienza operativa.
I contributi sistemici sono attesi in un range compreso tra circa 45 e 47 milioni per il contributo annuo ai Sistemi di Garanzia dei Depositi (DGS) e al Single Resolution Fund, all’interno degli accantonamenti per rischi e oneri, per l’aumento dei depositi vincolati all’interno del sistema bancario.
Il Tax rate è atteso per il 2022 in leggera riduzione in un range 0/-0,5 punti percentuali in considerazione del più recente scenario dei tassi.
Nell’ambito dei coefficienti patrimoniali, il livello minimo del CET1 è previsto al 17%, leverage ratio ampiamente sotto controllo e atteso in un range 3,75/4,0% nel 2022.

Il dividendo per azione è previsto in aumento costante.

Il cost of risk è atteso tra 3/8 pb nel 2022 grazie alla qualità del portafoglio investimenti.

Infine, per la raccolta netta nei prossimi anni viene confermata l’attesa di una raccolta robusta, di alta qualità e con un focus sul mantenimento del mix prevalentemente orientato verso il gestito, grazie alle nuove iniziative intraprese.