Banche (+2,7%) – Vola Banco Bpm (+8,1%) in scia ai risultati

Il Ftse Italia Banche termina con un rialzo del 2,7% e al di sopra dell’analogo indice europeo (+1,4%), sostenendo anche il Ftse Mib (+2,7%).

In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus è rimasto sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto potrebbero essere gestibili.

L’attenzione resta anche sulla politica monetaria della Fed, con il chairman Jerome Powell che ha confermato un primo rialzo dei tassi di interesse a marzo, aprendo alla possibilità di interventi più frequenti e più ampi di quanto previsto in precedenza per contrastare l’inflazione.

La BCE, invece, ha per ora mantenuto invariata la politica monetaria. Il presidente Christine Lagarde ha affermato che i rischi legati all’inflazione sono orientati al rialzo, anche se la natura delle pressioni sui prezzi sembra ancora transitoria e non c’è bisogno di prendere decisioni affrettate.

Altro fattore sotto osservazione sono le tensioni Usa-Russia per la questione Ucraina.

In questo scenario, con lo spread sceso sotto i 160 pb, sul comparto bancario sono proseguiti gli acquisti, mentre è entrata nel vivo la tornata delle trimestrali.

Sul Ftse Mib strappa Banco Bpm (+8,1%), reduce dai conti e che ha allontanato per ora ipotesi di M&A, e Mediobanca (+2,1%), fresca di risultati e che guarda sempre a opportunità di crescita esterna. Realizzi su Bper (-0,9%), reduce dai conti e al lavoro sul nuovo piano industriale che sarà presentato nei prossimi mesi. Sugli scudi Intesa Sanpaolo (+3%), che nei giorni scorsi ha presentato il nuovo piano industriale al 2025.

Sul Mid Cap ritraccia Mps (-3,1%), che prosegue le interlocuzioni con le autorità in merito al piano industriale 2022-2026, il cui cda ha approvato i risultati e revocato le deleghe all’Ad Guido Bastianini nominando Luigi Lovaglio al suo posto. Sugli scudi Credem (+5,4%), reduce dai risultati e che valuterà potenziali opportunità di M&A.

Sullo Small Cap ok Carige (+0,4%), con Bper concentrata a finalizzare la due diligence nell’ottica dell’acquisizione del controllo e con la banca fresca di conti.