doValue – Ricavi lordi a 425,5 mln (+10,3%) ed Ebitda adj a 151,9 mln (+30,8%) nei 9M 22, guidance 2022 confermata

Al 30 settembre 2022 da inizio 2022, il Gruppo si è aggiudicato 5,8 miliardi di nuovi mandati (parzialmente non ancora on-boarded al 30 settembre 2022), in particolare 1,3 miliardi in Italia, 4,2 miliardi nella Regione Ellenica e 300 milioni in Spagna.

I nuovi mandati, insieme ai 1,7 miliardi di forward flows ricevuti nei primi nove mesi del 2022, rappresentano 7,5 miliardi di GBV addizionale da inizio 2022. In aggiunta, tenendo conto dei 450 milioni di Project Virgo e dei 630 milioni di Project Souq in Grecia (cessioni di NPL sul mercato secondario rispettivamente dai portafoglio Frontier e Cairo, dove doValue ha mantenuto il contratto di servicing) il totale GBV aggiudicato da inizio 2022 si attesta vicino a 9,0 miliardi.

A fine settembre 2022, il Gross Book Value era pari a 137,3 miliardi, in calo dell’8,1% rispetto a fine 2021, di cui nuovo GBV on-boarded per 10,0 miliardi, Collection per 3,9 miliardi, write-offs per 3,2 miliardi, cessioni da clienti per 5,0 miliardi (per la maggior parte compensati da indennizzi) e dall’off-boarding del portafoglio NPL di Sareb pari a 10,1 miliardi.

Nei primi 9M 2022 le Collection sono state pari a 3,9 miliardi (-2,9% a/a) La traiettoria delle Collection riflette il calo del GBV anno su anno, parzialmente mitigato da un effetto mix (maggior GBV legato alle Regione Ellenica, che passa dal 21% del totale al
30 settembre 2021 al 28% del totale al 30 settembre 2022) ed anche alla progressiva ripresa post-COVID delle attività dei tribunali, oltre al venir meno dei vincoli messi
in atto dai vari Governi sui pignoramenti.

Il Collection Rate è pari al 4,0% per gli ultimi 12 mesi al settembre 2022, sostanzialmente stabile rispetto al livello pari a 4,3%, registrato alla fine dicembre 2021 .

Nei 9M 2022 doValue ha registrato ricavi lordi pari a 425,5 milioni (+10,3% a/a).
I Ricavi di Servicing aumentano del 9,7% a 390,3 milioni, principalmente guidati dalla crescita dell’attività NPL. Più in generale, la crescita è anche guidata da un migliore mix di GBV grazie a una maggior contribuzione della Regione Ellenica.

I Ricavi da Co-investimento si riducono da 4,2 milioni a 1,1 milioni, principalmente a causa del capital gain legato alla rivendita delle note Relais registrate nel primo trimestre 2021.

I Ricavi da Prodotti Ancillari e Attività Minori aumentano a 34,1 milioni da 25,9 milioni registrati nei primi nove mesi del 2021, guidati dalle attività sul mercato italiano. Tali
ricavi sono legati a varie attività del Gruppo (data services, due diligence services, master e structuring services, attività legali, servizi di real estate letting e development e servizi di advisory).

I costi operativi, pari a 230,5 milioni, diminuiscono il loro peso sui ricavi lordi al 54% dal  58% dei 9M 2021. L’aumento dei costi operativi in termini assoluti è pari al +3,4% e riflette i maggiori costi IT e di SG&A, mentre i costi del personale sono rimasti stabili.

L’Ebitda, esclusi gli elementi non ricorrenti, registra un aumento del 30,8% a 151,9 milioni, con un aumento del relativo margine di 5,6 p.p., che passa dal 30,1% al 35,7%.
Includendo gli elementi non ricorrenti (2,4 milioni di spese per consulenze), l’Ebitda sale del 29,1% a 149,6 milioni.

L’utile netto, inclusi gli elementi non ricorrenti, è pari a 39,2 milioni, in progresso del 205,2% a/a principalmente per la crescita dell’Ebitda, per minori D&A e minori accantonamenti per rischi e oneri, parzialmente compensati da maggiori oneri fiscali e minoranze.

Esclusi gli elementi non ricorrenti, l’utile netto aumenta del 101,2% a 45,6 milioni. Gli elementi non ricorrenti riportati sotto l’Ebitda si riferiscono principalmente agli accantonamenti per piani di incentivazione al prepensionamento e ad un contenzioso parzialmente compensati dall’erogazione di un rimborso assicurativo.

Dal lato patrimoniale, il debito netto a fine settembre 2022 è pari a 422,8 milioni, rispetto ai 401,8 milioni a fine anno 2021.

La leva finanziaria (Debito Netto / EBITDA) è diminuita nei primi nove mesi del 2022 e a fine settembre si è attestata a 1,8x (rispetto a 2,0x a fine 2021 e al livello pari a 2,2x di fine giugno 2022) principalmente grazie alla crescita dell’Ebitda.

Nel 3Q 2022, doValue ha generato circa 38 milioni di cash flow, compensando parzialmente il trend di assorbimento di cassa pari a 59 milioni registrato nel primo semestre del 2022.

Il management conferma la guidance per il 2022, che indica ricavi lordi nel range di 555-565 milioni, Ebitda esclusi elementi non ricorrenti nel range di 190-195 milioni, utile netto, al netto delle voci non ricorrenti, nel range di 45-50 milioni, raggiungendo una leva
finanziaria di circa 2.2x alla fine 2022.

Inoltre, in linea con la politica dei dividendi approvata nell’ambito del Piano Industriale 2022-2024, doValue prevede di distribuire un dividendo per azione di 0,60 per il 2022, che rappresenta una crescita del 20% rispetto al dividendo di 0,50 nel 2021.