Banche (+1,4%) – Settimana contrastata con focus sui risultati

Nelle sedute dal 7 all’11 novembre il Ftse Italia Banche ha realizzato un guadagno dell’1,4%, a fronte del +0,1% dell’analogo indice europeo e del +5% messo a segno dal Ftse Mib.

Settimana positiva per l’azionario, grazie anche ai dati migliori delle attese sull’inflazione statunitense, che hanno alimentato la prospettiva di un rallentamento delle strette monetarie da parte della Fed. La commissione Ue ha alzato le stime sul Pil dell’eurozona e dell’Italia nel 2022 ma ha tagliato le stime sul 2023.

Sul Forex, l’euro/dollaro risale sopra la parità mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si riduce a circa 203 bp, con il rendimento del decennale italiano in area 4,18%.

Tornando ai titoli bancari del Ftse Mib, avanzano in particolare Mediobanca (+5,9%) e Intesa Sanpaolo (+4,6%). In calo Bper (-8%) nonostante i risultati positivi al 30 settembre 2022.

Banco Bpm (-2,6%) ha registrato ottimi risultati operativi con una redditività a livelli record e ha migliorato l’outlook 2022, rivedendo in rialzo l’utile per azione a 0,45 euro dal precedente 0,40 euro.

UniCredit (-1,9%) ha emesso con successo un Senior Non Preferred Green Bond fix-to-floater da 1 miliardo.

Tra le mid, Banca Popolare di Sondrio (-5,3%) ha registrato un margine di interesse pari a 477,3 milioni, in aumento del 22,3% rispetto al 30 settembre 2021. Ha diffuso i conti anche Credem.

Per quanrto riguarda le small, focus sui risultati di Mps (+11,1%), Banca Finnat e Banco Desio.