Il fatturato del gruppo dei primi nove mesi dell’anno in corso ha evidenziato una crescita del 17,9%, una dinamica che migliora rispetto al primo semestre 2023 (+17%). Dopo aver scontato nel 2023 risultati in calo condizionati dai costi legati all’iperinflazione turca, la redditività e la marginalità sono attese in miglioramento nel 2024 e nel 2025. Walter Barbieri, Presidente e Ad di Cofle, commenta: “Durante i primi sei mesi dell’anno, l’azienda ha effettuato importanti investimenti, che si prevede siano completamente operativi entro il 2024, che mirano a sostenere la crescita e migliorare la competitività a lungo termine, costituendo così le basi per il futuro successo e la continuità della crescita di Cofle Group.”
Il modello di business
Il Gruppo Cofle è specializzato nella progettazione, produzione e commercializzazione a livello mondiale di sistemi di comando e control cables per il settore off-road vehicles, automotive e after market automotive. L’azienda opera mediante due distinte linee di business:
Original Equipment (OE): divisione che realizza una gamma diversificata di prodotti, altamente personalizzati, per clienti che incorporeranno i componenti all’interno dei prodotti venduti: il Gruppo, attraverso i propri prodotti, raggiunge i clienti del settore agricolo, delle macchine di movimentazione terra, dei veicoli commerciali e del settore premium dell’automotive.
Independent After Market (IAM): divisione specializzata nella produzione di parti di ricambio nel settore automotivefra i quali cavi freno, tubi freno eEPB di qualità pari all’originale
Ultimi avvenimenti
Nei primi 9 mesi del 2023 i dati gestionali del gruppo evidenziano un fatturato in crescita su base annua del 17,9% a 46,8 milioni.
Nel dettaglio, la business line OE ha registrato ricavi pari a 31,4 milioni (+16,7% a/a), mentre la divisione IAM ha registrato ricavi pari a 15,4 milioni (+20,3% a/a).
A settembre 2023 Cofle France, nuova filiale commerciale francese, ha concluso uno strategico accordo commerciale con il secondo più grande gruppo europeo di distribuzione di ricambi, che vanta il più vasto network di distribuzione nel settore dell’aftermarket automobilistico in Francia, e fornisce parti ed equipaggiamento per veicoli a meccanici, carrozzieri e centri auto. L’accordo prevede la distribuzione dei prodotti Cofle attraverso la piattaforma internazionale del nuovo partner, consentendo così a Cofle di estendere la sua portata a livello globale e raggiungere una clientela più vasta. Grazie a questo accordo e all’aumento degli ordini da parte dei clienti di lunga data, nonché delle trattative in corso, il Gruppo Cofle prevede un aumento del fatturato annuo di circa 2 milioni per la divisione Independent Aftermarket (IAM).
Ad agosto 2023 Cofle ha siglato un accordo con Sofinn Italia, uno dei maggiori partner solution nel settore automotive, che consentirà di incrementare servizi ed efficienza logistica, riversando così particolare attenzione sulla riorganizzazione informatica della Logistica AM. L’ottimizzazione dei servizi prevede anche la creazione del nuovo sito internet, che consentirà una lettura immediata della disponibilità di magazzino con le tempistiche di consegna dei vari prodotti disponibili e con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale si potrà “disegnare” un magazzino su misura per rispondere in tempo reale alle esigenze dei clienti.
Conto Economico
Cofle ha chiuso il primo semestre 2023 con ricavi pari a 29,7 milioni, in crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e un valore della produzione di 30,8 milioni, in aumento del 7%.
La linea di business OE ha registrato ricavi in progresso del 10% a 20,4 milioni, mentre la divisione IAM ha visto i ricavi salire del 4,5% a 9,3 milioni.
L’Ebitda Adjusted è pari a 5,4 milioni, in calo del 20,6%, con un’incidenza sul valore della produzione scesa dal 23,7% al 17,5%, una dinamica che ha risentito della forte inflazione in Turchia che ha generato maggiori costi per il personale attraverso le rinegoziazioni dei contratti collettivi delle controllate turche.
L’EBIT si fissa a 2,7 milioni, in calo su base annua del 43,8% e con la relativa marginalità diminuita dal 17,5% al 9,1%.
L’utile netto è pari a 0,8 milioni vs 3,4 milioni dei primi sei mesi del 2022, un risultato condizionato anche dagli oneri risultanti dall’applicazione dei principi contabili per iperinflazione (IAS 29 e IAS 21) pari a circa 1,8 milioni. Trattasi comunque di una posta contabile (Non cash Item) che non impatta sulla Cassa.
Stato patrimoniale
Il patrimonio netto al 30 giugno 2023 è pari a 27,4 milioni, rispetto a 29,6 milioni a fine anno 2022.
Al 30 giugno 2023 la posizione finanziaria netta diventa negativa per 3,3 milioni rispetto a cassa netta per 0,2 milioni al 31 dicembre 2022, una dinamica riconducibile principalmente a investimenti per 2,7 milioni (1,2 milioni per l’acquisto del nuovo plant logistico in Italia e 1,5 milioni per il nuovo dipartimento produttivo di elettronica in Turchia), a cui si aggiungono 1,5 milioni per la distribuzione di dividendi.
Ratios
L’assetto finanziario patrimoniale appare equilibrato con un rapporto PFN/Ebitda Adj. a 0,31x e un rapporto PFN/Patrimonio netto a 0,12x al 30 giugno 2023. La PFN positiva al 31 dicembre 2022 rende privi di significato gli indicatori.
Il ritorno per gli azionisti risente inevitabilmente del calo dell’utile e passa dal 10,1% al 4,4%.
Outlook societario
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, il Full Year 2023 dovrebbe confermare la crescita costante del settore OE, vista la continua domanda di nuovi macchinari agricoli per far fronte alla crescente necessità di indipendenza sulle materie prime alimentari da parte dei Paesi Europei e dalle nuove regolamentazioni in termini di sostenibilità e sicurezza.
Sono confermate anche le stime di crescita della divisione IAM attraverso il recupero del fatturato sia sui mercati dell’eurozona sia dell’est Europa.
Le stime degli analisti
Banca Profilo, nello studio del 18 ottobre, ha confermato le precedenti stime sui ricavi, prevedendo per il Full Year 2023 un valore di 60,5 milioni, in crescita del 9,2% rispetto al 2022, per poi salire a 67,7 milioni nel 2024 (+11,9% sul 2023E) e a 73,1 milioni nel 2025 (+8,0% sul 2024E).
Per quanto riguarda la redditività, gli analisti hanno aggiornato al ribasso le stime sull’Ebitda per tener conto dei costi legati all’iperinflazione turca. L’Ebitda Adj. nel FY2023 è atteso a 11,1 milioni, rispetto a 13 milioni del 2022, con il relativo margine in calo al 18,3%. L’Ebitda Adj. dovrebbe poi tornare a crescere negli anni successivi a 13,5 milioni nel 2024 e a 15,5 milioni nel 2025, con la marginalità in miglioramento al 19,9% nel 2024 e al 21,2% nel 2025.
L’utile netto è atteso a 1,8 milioni nel 2023, mentre nel 2024 dovrebbe aumentare a 3,1 milioni, per poi salire a 4,7 milioni nel 2025.
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