Un 2019 molto positivo per l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici che ha registrato un progresso del 35 per cento, battendo sia l’Euro Stoxx 600 Utilities (+23%) sia il Ftse Mib (+28,3%).
Tra le Big, in testa Hera (+46,5%), che il 18 marzo è entrata nel Ftse Mib al posto di Brembo, un ingresso che premia la liquidità del titolo e il livello di capitalizzazione raggiunto, all’epoca intorno ai 4,3 miliardi.
La società ha siglato con Ascopiave una partnership commerciale attraverso la joint venture EstEnergy, divenuta operativa lo scorso 19 dicembre, per lo sviluppo di una primaria realtà nel settore energy nel Nord-Est, e si è rafforzata nel settore dell’igiene urbana, tra gli altri, con l’acquisizione del 100% di Cosea Ambiente e un appalto da 1,2 miliardi nel bacino territoriale di Ravenna e Cesena.
La multiutility bolognese inoltre è stata premiata nell’ambito della comunicazione in occasione della settima edizione del premio Top Utility e della 55esima edizione degli Oscar di Bilancio 2019 promosso da Ferpi.
Segue Enel (+40,2%), che lo scorso 17 dicembre ha raggiunto un nuovo record di capitalizzazione, superando per la prima volta i 71 miliardi, confermandosi la prima azienda nel mercato italiano e la prima azienda nel settore utilities in Europa per capitalizzazione.
Il colosso elettrico ha di recente presentato il nuovo piano strategico 2020-2022, fortemente improntato alla crescita sostenibile. L’impegno verso la transizione energetica è molto sentito dalla società guidata da Francesco Starace, che per altro è stata l’unica italiana a sottoscrivere l’impegno ONU per all’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2050.In tema di finanza green, poi ha collocato il suo primo “General Purpose SDG Linked Bond” sul mercato europeo, con emissione multitranche da 2,5 miliardi di euro, ricevendo ordini superiori di quasi 4 volte l’offerta.
Snam (+22,7%) ha di recente presentato il piano strategico 2019-2023, confermando o migliorando i target del precedente piano.
A settembre il gruppo guidato da Marco Alverà ha acquisito il 49,07% detenuta da Iren (+34,4% a 2,82 euro) in OLT, il rigassificazione offshore al largo della costa toscana tra Livorno e Pisa.
Bene anche Terna (+20,2%) che riceverà dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un finanziamento da 490 milioni a sostegno di investimenti per migliorare l’affidabilità e la qualità della rete elettrica.
Alla presenza del Presidente della Repubblica italiana e del Presidente del Montenegro è stata inaugurata l’interconnessione Italia-Montenegro, il primo ‘ponte elettrico’ tra Europa e Balcani. L’opera, di 445 km completamente ‘invisibile’ perché sottomarina e interrata per la parte terrestre, è la più lunga sottomarina mai realizzata da Terna e consentirà all’Italia di rafforzare il ruolo di hub europeo e mediterraneo della trasmissione elettrica. L’importo complessivo del progetto è stimato in circa 1,1 miliardi.
La società è stata confermata per il secondo anno consecutivo al primo posto mondiale nel Dow Jones Sustainability Index (DJSI).
A2A (+6,3%) ha collocato il suo primo green bond nell’ambito del Green Financing Framework, destinato a investitori istituzionali a valere sul Programma Euro Medium Term Note (EMTN).L’emissione decennale da 400 milioni ha ricevuto ordini per 3,2 miliardi, oltre 8 volte l’ammontare offerto.
L’utility lombarda, ha presentato all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) il piano per la messa in servizio di 1,3 milioni di nuovi misuratori smartdi energia elettrica, a partire dalla prima metà 2020. Un’operazione per la quale Unareti ha previsto investimenti per 272,5 milioni nel corso dell’intero piano della durata di 15 anni.
La società guidata da Luca Valerio Camerano, inoltre, ha siglato con Italgas (+9%) un accordo per la cessione reciproca di alcuni assetper la valorizzazione dei rispettivi core business.Italgas cederà l’insieme delle attività di teleriscaldamento attualmente gestite nel Comune di Cologno Monzese (Milano), mentreA2A trasferirà le attività di distribuzione del gas naturale gestite in alcuni Comuni nell’ATEM Alessandria 4.
Tra le Mid, svetta Falck Renewables (+103%), che si è rafforzata, tra gli altri, nel solare in Sicilia con l’acquisto di un nuovo progetto da 195 MW, nell’eolico in Francia con l’acquisto di un portafoglio di 5 parchi per un corrispettivodi circa 36,9 milioni. Oltre la Manica, la società guidata da Toni Volpe ha firmato un accordo di sviluppo congiunto con un operatore inglese per circa 200 MW di progetti solari ed eolici nel Regno Unito.
Tra le Small, bene Biancamano (+30,7%) che, tramite la controllata Energeticambiente, si è aggiudicata, tra le altre,una gara per la gestione dei servizi di igiene urbanain diversi Comuni della provincia di Cuneo, per un totale di circa 108mila abitanti serviti e un valore complessivo di circa 12 milioni.
Segue TerniEnergia (+25,3%) per la quale a fine settembre sono diventati efficaci l’Accordo Finanziario e il Piano di Risanamento e Rilancio, definitivamente approvato dal Cda a inizio agosto.
Nell’ambito degli accordi, è stata approvata fusione per incorporazione della interamente posseduta Softeco Sismat in TerniEnergia, mediante approvazione del relativo progetto di fusione.La stipula dell’atto di fusione è prevista entro febbraio 2020.A ciò si aggiungono le cessioni, di alcuni dei 22 impianti fotovoltaici (totali 19,3 MW) rientranti nell’accordo con Mareccio Energia, un corrispettivo complessivo di 23,9 milioni.
Operazioni strategiche che permetteranno al gruppo umbro di focalizzarsi sui settori a maggior valore aggiunto della trasformazione digitale nell’energia, nelle reti e nell’efficienza energetica.
Bene anche Edison (+8,9%) che ha ceduto a Energean Oil and Gas del 100% di Edison Exploration and Production (E&P) e delle sue partecipazioni nel settore esplorazione e produzione di idrocarburi (olio e gas naturale). Enterprise value di 750 milioni di dollari.
La società guidata da Nicola Monti è diventa il secondo operatore eolico in Italia con l’acquisizione da EDF Renouvelables di Edf Energies Nouvelles Italia (EDF EN Italia), cui fanno capo 265 MW di capacità eolica e 77 MW di potenza fotovoltaica, per un corrispettivo di 172,3 milioni.
Unico titolo in controtendenza Seri Industrial (-17,6%). Si segnala che la società di revisione BDO non ha certificato il bilancio semestrale 2019.
La Commissione Europea (CE) ha approvato un’agevolazione per complessivi 427 milioni a beneficio della controllata FIB, che ha presentato un programma di investimento per la produzione di moduli e celle innovative per accumulatori al litio e per il riciclo delle batterie a fine vita, nell’ambito di un progetto di interesse europeo che coinvolge 17 aziende operanti in Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Polonia e Svezia.