Bper – Risultato della gestione operativa a 642,6 mln (+97,5% a/a) nel 1Q 2023

Nel 1Q 2023 il gruppo Bper registra un margine di interesse pari a 726,0 milioni in crescita del 92,9% rispetto al primo trimestre 2022, grazie in particolare al maggior contributo della componente commerciale, all’andamento favorevole dei tassi e al contributo derivante dalla gestione del portafoglio titoli.
Le commissioni nette aumentano del 12,3% a 506,1 milioni in aumento del 12,3e riflettono, in particolare, il positivo andamento del comparto bancassurance (+18,3% a/a); solido anche il contributo delle commissioni relative alla raccolta indiretta (+4,9% a/a) e di quelle derivanti dall’attività bancaria tradizionale (+15,6% a/a).
I dividendi risultano pari a 2,2 milioni (vs 0,3 milioni a fine marzo 2022 e 2,milioni nel quarto trimestre 2022). Il risultato netto della finanza è positivo per 50,9 milioni rispetto a 58,9 milioni del primo trimestre 2022 (23,0 milioni nel quarto trimestre 2022).

 

Gli oneri operativi sono pari a 675,8 milioni rispetto a 558,4 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. In dettaglio, le spese per il personale risultano pari a 423,2 milioni in aumento rispetto a 352,2 milioni del primo trimestre 2022, principalmente per effetto dell’ingresso di nuove risorse in seguito all’acquisizione del Gruppo Carige. Rispetto al quarto trimestre 2022 (609,8 milioni) il dato è in calo del 30,6%, anche per effetto delle spese di carattere straordinario registrate nel trimestre scorsolegate principalmente alla manovra di ottimizzazione degli organici volta a favorire il ricambio generazionale delle risorse.

Il cost income ratio del trimestre è pari al 51,3%, inferiore sia rispetto al 63,2% del primo trimestre 2022 che al dato relativo all’intero 2022 (65,5%).
Il costo del credito annualizzato si attesta a 63 p.b., in linea rispetto al dato registrato nell’esercizio 2022 pari a 64 p.b (59 p.b.8 escludendo le rettifiche straordinarie).
Il risultato della gestione operativa balza a 642,6 milioni (+97,5% a/a).
L’utile di periodo di pertinenza della Capogruppo è pari a 290,7 milioni vs 112,7 milioni nel pari periodo 2022 (+158% a/a).
La raccolta diretta da clientela si attesta a 113,5 miliardi e la a raccolta indiretta da clientela si porta a 167,5 miliardi (+2,6% nel trimestre); a sostenere la crescita
dell’aggregato contribuiscono sia la raccolta gestita, a 62,1 miliardi (+2,5%), sia la raccolta amministrata, a 81,6 miliardi (+4,2%), che intercettano i reinvestimenti della raccolta diretta. 
Nel trimestre, i crediti lordi verso la clientela sono pari a 91,9 miliardi (89,4 miliardi i crediti netti) in calo dell’1,8%. All’interno dell’aggregato i crediti performing ammontano a 88,9 miliardi, mentre i crediti deteriorati sono pari a 3,0 miliardi.
L’approccio conservativo alla gestione del credito deteriorato e le azioni di derisking intraprese e in pipeline, hanno consentito al Gruppo di raggiungere solidi ratio di asset quality: l’incidenza dei crediti lordi (NPE Ratio lordo proforma) è pari al 2,9%, in calo rispetto al dato di fine 2022 (3,2%), mentre l’incidenza dei crediti netti verso clientela (NPE ratio netto proforma) risulta pari all’1,2%, in calo rispetto al dato di fine 2022 pari all’1,4%.

Il coverage ratio del totale dei crediti deteriorati sale al 60,9% dal 57,1% di fine 2022; la copertura dei crediti performingsi attesta allo 0,75%,mentrela copertura delle esposizioni classificateaStage 2 è pari al 4,45% (in crescitafrazionaledafine 2022).

Con riferimento alla posizione di liquidità, si segnala che l’indice LCR (“Liquidity Coverage Ratio”) al 31 marzo 2023 è pari al 206,3% mentre l’indice NSFR (“Net Stable Funding Ratio”) ammonta al 126,5%.
ratios patrimoniali proforma al 31 marzo 2023 risultano i seguenti:
Common Equity Tier 1 (CET1) ratio Fully Phased proforma è pari a 13,3% (12,0% al 31 dicembre 2022);

Tier 1 ratio Fully Phased proforma è pari a 13,6% (12,3% al 31 dicembre 2022);

Total Capital ratio Fully Phased proforma è pari a 16,9% (15,6% del 31 dicembre 2022).